Una prima sezione di nuoto pinnato fu istituita nell'aprile del 1958,senza apprezzabile seguito. A distanza di anni, durante i corsi federali per sommozzatori, tra le varie prove quelle dei percorsi a rana in apnea ed in superfÌcie esercitavano tra gli allievi una naturale competitività che Giachini, da tecnico consumato, faceva pesare e stimolava. Se ne appassionò a tal punto che, come sua abitudine, si documentò su tutto ciò che disciplinava il nuoto pinnato e la tecnica subacquea. Il Presidente Allegrini lo assecondò ed insieme contattarono i dirigenti e tecnici della Livorno Nuoto per potervi trarre un vivaio di giovani da arruolare" nel Ci.Ca.Sub. Iniziarono così gli allenamenti nelle varie distanze, controlli cronometrici dei tempi realizzati e relativi confronti con le tabelle federali.
Nel calendario gare del 1968 il Ci.Ca.Sub. riuscì a farsi assegnare una
gara di selezione nazionale di velocità in apnea e di nuoto pinnato
nelle varie distanze riconosciute.
Il 12 maggio vi fu questo confronto nazionale, calarono a Livorno le Società più qualificate (Sub Delphinus di Ravenna, Sub Bologna, Pirelli Milano e Sub Firenze) e per il Ci.Ca.Sub. fu un trionfo. Nei 50 mt. in apnea prevalse Gianpaolo Ferrini, Luciano Frosini 5° e nel nuoto pinnato ben 7 ori, 4 argenti e 3 bronzi, primi assoluti.
L'8 e 9 luglio, a Torino, si svolgono i Campionati Assoluti di Nuoto Pinnato e venne il primo grande successo con la conquista del Titolo Italiano per Società con 6 ori, 9 Argenti e 1 bronzo individuali. Il 27 luglio successivo a Bologna si disputa il Campionato Italiano assoluto di tecnica subacquea e, nella gara di velocità 50 metri in apnea, Gianpaolo Ferrini si aggiudica la medaglia d'Argento per solo un decimo di secondo dal campione Alessandro Anfossi. Luciano Frosini si classifica 6°.
L'anno successivo,sempre a Torino il 1° e 2 giugno, si tiene il Campionato Italiano di Nuoto Pinnato, quest'anno a classifica separata maschile e femminile. Fu un nuovo successo del Ci.Ca.Sub."Garìbaldi" che si aggiudicò entrambi i titoli complessivamente con 6 ori, 8 argenti e 2 bronzi. Dopo queste prestazioni Tintori, Carnevali e la Mataresi Loriana furono convocati in nazionale per vestire la maglia azzurra a Locarno. In una competizione internazionale europea, l'Italia si classificò seconda, individualmentemente Tintori si aggiudica un argento ed un bronzo, Carnevali e la Mataresi un bronzo ciascuno.
Il secondo posto dell'Italia fu un trionfo perché ottenuto dopo i "mostri" russi e prima della Francia. Questa stagione agonistica del Nuoto Pinnato risultò molto dispendiosa per le casse del Circolo prive di contributi, pur richiesti. Sperando in tempi migliori, l'attività si limita all'ambito regionale, dove non mancano, per anni, importanti successi. Voglio ricordare quegli atleti che passarono definitivamente nelle file del Circolo e di alcuni pescatori sub che si cimentarono nella tecnica subacquea e nel nuoto pinnato.
I loro nomi: Ferrini, Gelli,Nigro M.,Lascialfari, Salvadori, DiTardo, Trumphy, Froglia, Petagna, Tuccoli, Turrini, i gemelli Bacci, Pampana, Mataresi, Belli, Perni, Salghetti, Semboloni, Marrucci e Nieri.
Il Ci.Ca.Sub. si cimentò altresì nel fondo partecipando, con una squadra maschile e femminile, alle traversate a staffetta Piombino-Portoferraio nelle edizioni 1972 e 1974. Il migliore risultato fu ottenuto dalla squadra maschile nel 1972 composta da Stefano Paglianti, Gianpaolo Ferrini, Stefano Trumphy e Armando Catarsi, che si classificò all'undicesimo posto (su 18 squadre) con il tempo di 4 ore, 7 min. e 44 sec.. In quell'occasione accompagnai questi formidabili atleti e posso assicurare fu una gara massacrante,bravissimi pur in assenza di allenamenti mirati.
Basti pensare che precedettero formazioni del calibro della Delphinus di Ravenna, di Ancona, Pesaro, San Donato Milanese, Portoferraio, l'austriaca Klagenfurt e Sub Ravenna. Dopo Giachini, questo settore agonistico, fu seguito da Luciano Spalti che si avvalse della collaborazione di Ferrini e Turrini. Purtroppo in assenza di tecnici di nuova generazione che potessero seguire questa attività,fummo costretti a rinunciare, negli anni ottanta, a questo settore che ci aveva dato immensa soddisfazione.
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