Racconto Campionato Italiano a Squadre

In questi giorni si sono accavallate una moltitudine di emozioni che racchiuderle in un breve e freddo resoconto  è davvero difficile.

La partenza da Livorno, con la consapevolezza che il ns equipaggio era stato nominato in extremis per l'abbandono del trio delle meraviglie Bellani-Ramacciotti-Paggini, ci vedeva già amareggiati. Personalmente poi Leonardo (Lo Bartolo) ed io eravamo addirittura stati presi in considerazione dopo il rifiuto di altri 2 atleti del Cica .... diciamo le riserve delle riserve .... non proprio una bella prospettiva ... vabbe' ma l'importante è credere sempre in se stessi, no ????

 

Arrivati a Civitavecchia Mercoledì mattina abbiamo passato 3 giorni a preparare un campo gare che si presentava davvero in pessime condizioni, sia per l'acqua torbida che per le proprie caratteristiche geologiche.

Infatti il fondale presenta pochissime tane e tantissimo "cervello", ovvero grotto basso privo di spacchi ma cosparso da corridoi strettissimi di sabbia.

Non parliamo poi dei cigli, bellissimi e vicini, con salti importanti, dove tuttavia, pur essendo presente la mangianza tipica del periodo, non riuscivamo ad incrociare il predatore a causa dell'impossibilità materiale di vederlo.

Anche nei tuffi più fondi (intorno a 25 mt) la visibilità max era di 2 mt .... quindi inutile insistere.

Abbiamo preparato per 3 giorni (tutto a paperino) la fascia tra i 4 ed i 12mt .... vedendo una marea di saraghi bellissimi al libero, ma che risultavano imprendibili ... e segnando pochissime tane.

Su due di queste ( 3 saraghi belli ed un grongo), essendo vicine, abbiamo deciso di impostare la partenza della gara.

Inutile dirvi l'emozione alla partenza .... avevamo accanto personaggi storici e recenti che rappresentano a tutt'oggi lo zoccolo duro della pesca in Apnea .... parlo di Cappucciati (attuale CT della nazionale), Praiola, Volpicelli, ma anche tra i più giovani Clout, triestino che ha vinto pure una prova alla Meloria.

Insomma tutti personaggi di spicco che certo non facevano altro che alimentare in me tutte i timori tipici di chi è alla prima vera esperienze in competizioni a questo livello.

La partenza (ore 8,15) uno spettacolo ... vedere 25 equipaggi schizzare via in ogni direzione verso le mire preferite è stato eccitantissimo .... noi verso il basso e tutti gli altri sulla fascia 12/15.

Da lì il dubbio .... ma avremo fatto bene ???

Visitiamo i primi due segnali ..... VUOTI  ... non c'era ombra di saraghi e neanche la presenza quasi sicura del grongo .

Sconsolati ci rimbocchiamo le mani ed io che ero per la prima parte sul gommone cerco di caricare gli altri 2 ed infatti di lì a poco salta fuori un bel grongo .

Poi più niente .... alle 10,15 come da accordi scendo in acqua e sale sul gommone Poggioli .... niente sino al secondo spostamento (ore 10,45) dove decidiamo di comune accordo di continuare nel basso  e di non avventurarci dove gli altri avevano già razzolato in largo e lungo.

Risaliamo di un miglio e mezzo la corrente di scirocco che stava rinforzando, e optiamo per scorrere veloci alla ricerca di salpe, muggini ma soprattutto spacchi.

Poco prima del nuovo cambio, Leonardo mi chiama .... ha trovato un grongo e mi indica una bella tana.

Mi spiega che il pesce si affaccia da una feritoia laterale solo con una porzione del muso e che lui non sa valutarlo.

Allora mi armo di un 50ino e mi infilo dentro la tana fino alle pinne, con una rotazione del tronco evito un sperone sulla dx ed allungo il fucile verso la testa della preda che nel frattempo ha fatto dietro-front.

Confidando sul fatto che il grongo aggredisce gli intrusi provo a disturbarlo con la punta del fucile ... il trucchetto funziona ed appena aggredisce la tahitiana gli pianto l'asta nella testa.

Risalendo noto uno spacco dal quale, con l'aiuto di Leo riusciamo a far uscire la bestia.

Ore 11,15 rientra in acqua Roberto (Poggioli) ed esce Leo (la regola è 2 in acqua ed uno a fare assistenza) e dopo 2 secondi Robe trova un tordo che però durante il passaggio scivola dalle mani di Leo. Per fortuna sono nei pressi e riesco a doppiarlo ed a metterlo a cavetto.

Dopo altri 15 minuti salta fuori un altro tordo .... gioco di squadra vincente, io mi affaccio ad uno spacco e lo faccio spostare ... il Poggioli poco più in la lo vede passare e lo prende praticamente al volo.

Ora con due gronghi e due tordi siamo già più tranquilli, ma la voglia di fare di più ci gasa .... con Roberto cominciamo a fare buco-buco in una zona di 20mt quadri e a 30minuti dalla fine mi sento chiamare ..... TANA PiIENA DI SARGHI !!!

Mi fiondo da Roberto lontano una 30ina di mt ... mi indica una serie di spacchi dai quali si vedono i pesci ... lui ne ha già presi uno e ne ha strappato uno grosso.

Mi affaccio e nel polverone sollevato dalle prede spaventate vedo nitidamente il sarago con lo squarcio provocato da Roberto.

Tiro senza storia .... pesce bello tra il kg ed il kg e mezzo .... risalgo ma mentre cerco di prenderlo per passarlo a Leo si chiude l'aletta ed il pesce schizza via ... troncato in due ma ancora vitale da sfuggirmi per due volte dalle mani.

Vedo risalire Roberto e cerco di attirare la sua attenzione, ma purtoroppo avendo appena preso male un sarago sta risalendo e non può rischiare di perdere il suo.

Mi ventilo e scendo, ma del pesce nessuna traccia.

Ricarico il fucile più irato che mai per la preda sfuggita e mi riaffaccio allo spacco ….. sbam ... coppiola col più grosso che si rivelerà quasi 1 kg. Nel frattempo Roberto completa l'opera con un'altro sarago. Continuiamo a martellare i pesci che però terrorizzati si sono rintanati in una caverna inespugnabile e salvo qualche breve apparizione non riusciamo più a raggiungerli.

Finisce la gara e constatiamo che alla fine i 5 saraghi completano con i due tordi ed i gronghi veramente un bel cavetto, ammirato ed applaudito da tutti (spettatori ed equipaggi) al ns rientro.

La pesa un romanzo senza fine, col ns cavetto che viene tirato su per ultimo e con i triestini che hanno ottenuto un bel punteggio che ben li distanzia di oltre 1400pt l'equipaggio della squadra locale.

Tocca a noi .... dei saraghi uno è piccolo (280gr), un secondo viene scartato per 2 gr (298gr) ... le altre prede rientrano tutte e ci fanno volare a circa 600 punti dai primi ... un urlo di gioia , abbracci tra noi sono gli attimi impressi che riesco a ricordare. Davvero indescrivibile.

E poi la routine delle foto, della premiazioni .... attimi che non dimenticherò mai .... con la consapevolezza che se quel saragone non mi sfuggiva dalle mani ....

Vabbe' un risultato alla fine esagerato, visto quali erano le aspettative, che ci ripaga ampliamente e che serve al Ci.ca Sub per riconfermarsi tra le più forti società d’Italia. 


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